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Recuperato in meno di 48 ore il motopeschereccio affondato a Salerno

Scongiurato il rischio ambientale
Recuperato in meno di 48 ore il motopeschereccio affondato a Salerno

Si sono concluse in meno di 48 ore, sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto di Salerno, le operazioni di recupero del motopeschereccio affondato domenica 3 agosto nei pressi dell’imboccatura del porto turistico Marina d’Arechi.
Le cause dell’incidente, fortunatamente senza feriti, sono ancora in fase di accertamento: è stata aperta un’inchiesta amministrativa e avviata un’indagine penale per chiarire eventuali responsabilità.

Rimozione veloce per scongiurare rischi ambientali

I lavori di rimozione del natante sono iniziati alle ore 6:00 di questa mattina e si sono conclusi dopo circa tre ore. Le operazioni sono state affidate a una ditta specializzata, che ha provveduto a sollevare l’imbarcazione e trasportarla a secco all’interno del porto.

Vista la posizione delicata del relitto, particolarmente vicina all’imboccatura portuale, la Capitaneria di Porto ha emesso un’apposita ordinanza di polizia marittima per autorizzare i lavori già all’alba, garantendo una cornice di sicurezza idonea durante l’intervento.

Nessun danno all’ambiente: il carburante non è fuoriuscito

Fondamentale è stata l’azione tempestiva della motovedetta CP 2111, già intervenuta all’indomani dell’affondamento per soccorrere i membri dell’equipaggio e vigilare sulla sicurezza in mare. La stessa unità ha presidiato la zona anche durante il recupero per escludere il rischio di inquinamento, poiché a bordo vi erano oltre 100 litri di carburante.

Grazie alla rapidità dell’intervento, nessun liquido inquinante è stato sversato, evitando danni all’ecosistema marino.

Diffida all’armatore: obbligo di rimozione e responsabilità

Già nella serata del 3 agosto, la Capitaneria aveva diffidato formalmente il comandante e l’armatore dell’imbarcazione, ai sensi della Legge 979/1982 e del Codice della Navigazione, imponendo l’adozione di ogni misura utile per la rimozione del relitto e la mitigazione di eventuali danni ambientali.

Sequestro probatorio dell’imbarcazione: al via accertamenti tecnici

Il motopeschereccio, una volta recuperato, è stato sistemato su un pianale nella disponibilità dell’armatore e immediatamente sottoposto a sequestro probatorio, su disposizione della Procura della Repubblica di Salerno.

Ora la palla passa all’Autorità Marittima, incaricata di svolgere accertamenti tecnici mirati per determinare le cause dell’affondamento e l’eventuale configurazione di responsabilità penali, in particolare a carico del comandante.

Il Capitano Calvelli: “Un gesto incauto”

Sul caso è intervenuto il neo comandante della Capitaneria di Porto di Salerno, il Capitano di Vascello Giovanni Calvelli, che ha definito l’episodio come «un gesto incauto», lasciando intendere che vi siano elementi di superficialità o negligenza alla base del sinistro.

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