Abbandonato dalla politica e dalle scelte aziendali dell’Azienda Universitaria Ruggi. È questa la triste storia del presidio ospedaliero “Costa d’Amalfi” di Castiglione di Ravello che, in teoria, dovrebbe avere anche venti posti letto ma, in realtà, funziona solo ed esclusivamente da Pronto soccorso, grazie all’abnegazione e al sacrificio del personale medico e paramedico. Una storia che, come nelle favole, si spera possa avere il classico lieto fine, nonostante le tante difficoltà. Anche perché il presidio ospedaliero, in un comprensorio come quello della Divina che è un’isola sulla terraferma, è un valore aggiunto non solo per i residenti ma pure per i tanti turisti che, soprattutto d’estate, riempiono tutte le località turistiche. Del resto i numeri non mentono mai e parlano chiaro: tra giugno e luglio, infatti, gli accessi al Pronto soccorso del presidio di Castiglione di Ravello sono stati 1.766, circa 30 al giorno, con un aumento rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, di 149 pazienti. Dati considerevoli che fanno capire l’importanza dell’ospedale Costa d’Amalfi non solo nel microcosmo locale ma pure all’interno del sistema sanitario provinciale e regionale. Le fredde statistiche, tuttavia, non tengono conto di un altro aspetto altrettanto rilevante: il presidio ospedaliero rappresenta il biglietto da visita, in particolar modo all’estero, della sanità campana, tenuto conto che nel periodo estivo la maggior parte dei pazienti sono di nazionalità straniera. Di fronte a questi dati di fatto, tuttavia, invece di incrementare il personale e migliorare le prestazioni si va all’indietro, come i gamberi. Una scelta assurda, che non può essere sempre giustificata con la carenza del personale ma che è figlia di specifiche decisioni manageriali. Un problema, quello del personale, generalizzato all’interno dell’intera Azienda Universitaria tant’è che, proprio negli scorsi giorni, gli uffici guidati (ancora per poco: la prossima settimana è in arrivo il nuovo direttore generale, Ciro Verdoliva) dal manager Vincenzo D’Amato hanno avviato l’ennesima “call” per reclutare medici da destinare al Pronto soccorso del presidio di via San Leonardo, alle prese con continue e costanti sofferenze rispetto al personale da utilizzare.
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Ruggi, frontiere dimenticate: medici “spariti” in Costiera
di Gaetano de Stefano
Assunzioni flop, il poco personale salva i turni di agosto a Ravello. Il giallo sui 20 posti letto: l'intreccio con la "Torre" di Salerno

- Pubblicato il 2 Agosto 2025
- Tags: salerno, sos sanità
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