Nella giornata più calda dell’estate 2025, a Torre Angellara il clima si fa ancora più infuocato all’interno dell’hotel Mediterranea. Proprio nel giorno di avvio ufficiale dei lavori per i complessi sportivi Arechi e Volpe, la tensione tra le istituzioni locali raggiunge l’apice. A scaldare ulteriormente gli animi è Vincenzo De Luca, governatore della Campania, che da un lato celebra l’intervento da 140 milioni di euro, dall’altro esplode contro le lentezze burocratiche, in particolare per quanto riguarda il Palazzetto dello Sport.
Palasport, il j’accuse del governatore: «O si parte o rescissione»
Nel corso del suo intervento, De Luca non usa mezzi termini e punta il dito contro le lungaggini che stanno ritardando l’avvio della cantierizzazione del Palazzetto, definito una delle grandi incompiute della città. «Chiamate l’impresa e ditegli che o si parte o si rescinde il contratto. Altrimenti si rifà la gara», tuona il governatore davanti a una platea tesa, dove tra i presenti figura anche il sindaco Vincenzo Napoli.
Il Comune prova a mediare: «Stiamo ottemperando alle note»
A smorzare i toni ci pensa il primo cittadino Napoli, che assicura il monitoraggio dell’iter e spiega che i ritardi sono legati alla validazione del progetto. Un chiarimento ulteriormente approfondito dall’assessore Dario Loffredo: «I progettisti attendono l’ok definitivo per procedere. Abbiamo sollecitato tutti gli attori coinvolti: stanno causando un grave danno d’immagine alla città». L’obiettivo resta quello di avviare i lavori entro l’estate, ma nessuna data certa è ancora fissata.
Stoccate alla Salernitana: «Evitiamo di avere quattro allenatori»
Non solo opere pubbliche. De Luca coglie l’occasione per lanciare frecciate alla Salernitana, presente all’incontro con il nuovo presidente Maurizio Milan e l’amministratore delegato Umberto Pagano. Il governatore ricorda l’impegno della Regione nei momenti difficili del club, smentendo le voci su presunte ingerenze nei destini sportivi della squadra. «Ci siamo presi l’impegno sullo stadio Arechi quando la squadra era in difficoltà. Ora, però, serve anche uno sforzo da parte della società. Io vi do le infrastrutture, ma evitiamo di cambiare quattro allenatori all’anno».
Dietro le quinte, nervi tesi e confronti accesi
La giornata al Mediterranea, che doveva scorrere tra plausi istituzionali e plastici progettuali, si trasforma in un teatro di tensioni continue. Dalla ramanzina a microfono spento rivolta a esponenti del PSI come Di Popolo e Avella, al vivace battibecco tra il consigliere Antonio Carbonaro e il capo staff del sindaco, Vincenzo Luciano, davanti ai giornalisti. Il tutto, mentre De Luca abbandona la scena senza rilasciare ulteriori dichiarazioni.