Il furto di una banconota da 100 euro dalla cassa di un bar del centro di Sorrento ha portato i Carabinieri a scoprire molto di più. Protagonista una 36enne di nazionalità peruviana, ladra seriale già nota alle forze dell’ordine, che dopo aver tentato la fuga è stata fermata dai militari.
Nella borsa un Pos contactless “pirata”: possibile strumento di truffa
Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno trovato nella borsa della donna un Pos mobile contactless di dubbia provenienza, verosimilmente utilizzato per sottrarre denaro in modo fraudolento da carte e conti correnti di ignari passanti o turisti.
Una tecnologia usata per il cosiddetto pickpocketing 2.0, in cui i truffatori sfruttano i pagamenti contactless per prelevare somme anche a insaputa dei titolari delle carte.
Precedenti a Roma: decine di furti simili, uno da 9mila euro
Non si tratta di un episodio isolato. Le indagini hanno rivelato che la donna è autrice di decine di reati specifici, soprattutto nella zona di Roma, dove avrebbe già utilizzato dispositivi simili per effettuare prelievi fraudolenti.
Tra i casi più gravi, un furto a una turista nella Capitale che ha comportato un ammanco di circa 9.000 euro, eseguito proprio attraverso un Pos pirata simile a quello sequestrato a Sorrento.
In attesa di giudizio: si cerca il complice e si analizzano i movimenti
La 36enne si trova ora in stato di arresto e in attesa di giudizio. Le forze dell’ordine stanno proseguendo le indagini per identificare un possibile complice e per verificare eventuali transazioni illecite effettuate con il dispositivo elettronico trovato in suo possesso.
Il caso riaccende l’attenzione sul fenomeno delle frodi digitali legate ai sistemi di pagamento elettronici, un crimine in evoluzione che non risparmia nemmeno luoghi ad alta densità turistica come la Costiera Sorrentina.