Era la tarda mattinata di lunedì scorso, più o meno intorno alle 11.30 quando due individui a bordo di una Fiat Panda bianca sono arrivati in via Trento, a Pastena. Uno dei due, con indosso un gilet blu e una mascherina chirurgica, è sceso dall’auto e si è diretto con decisione verso l’abitazione di un’anziana che vive in zona. Dopo aver controllato con circospezione ed essersi assicurato di non essere osservato, l’uomo ha fatto un cenno al complice rimasto in macchina, che nel frattempo – probabilmente – aveva il ruolo del “palo”, pronto a segnalare l’arrivo di qualcuno per ripartire rapidamente in caso di problemi. Assicuratosi, quindi, che il campo fosse “libero”, l’uomo con la mascherina ha bussato alla porta della signora e, spacciandosi per un funzionario dell’Inps, ha annunciato che era in arrivo per lei un rimborso di 10mila euro. Per ottenere i soldi, però, servivano i documenti per “verificare l’identità”. La signora, fidandosi, lo ha fatto entrare in casa ma, per fortuna, non riuscendo a trovare subito i suoi documenti, ha detto di voler chiamare il figlio che lavora poco distante e che l’avrebbe certamente aiutata. A quel punto, forse spaventato o convinto di non riuscire nel colpo, il finto addetto Inps si è rapidamente allontanato, senza riuscire a rubare nulla.
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