Skip to content

Salerno, il Faro della Giustizia spento dall’incuria

di Eleonora Tedesco
Mattonelle staccate e adesivi sull’opera, nuovo appello al Comune: ma gli uffici ora si rimpallano le responsabilità
Salerno, il Faro della Giustizia spento dall’incuria

La metà che resta fa intuire che, probabilmente, il cane ritratto sull’adesivo attaccato tra le piastrelle bianche e nere è Pluto. Ma c’è anche dell’altro nastro adesivo a sporcare l’opera. E, come ormai desolatamente di consueto, le mattonelle – frutto di una ricerca accurata per trovare le giuste cromie di bianco e di nero – in alcuni punti non ci sono più. Poi lo smog che, lentamente, sta ponendo la sua spessa patina grigia e che nessuno ha pensato di pulire. Non sono serviti gli appelli, non hanno sortito effetto le denunce perché il Faro della Giustizia è ancora lasciato nel totale degrado: mai è mai stato messo in campo un piano di manutenzione ordinaria che consentisse di non arrivare a situazioni irreversibili e più costose. L’area attorno, nonostante il giallo prevalente tra le aiuole rinsecchite dal caldo e dalla mancanza di un sistema di irrigazione, sono tutto sommato curate e non ci sono sacchetti abbandonati come era d’abitudine di questa zona. Eppure, nessuno si cura del Faro della Giustizia.

L’ultimo segnale dato dal Comune alle sollecitazioni arrivate via mail fa comprendere come, anche per gli uffici comunali, non è chiaro nemmeno di chi sia la competenza di un eventuale intervento. Il dirigente del settore Mobilità, Eliminazione barriere architettoniche e Trasporto pubblico, infatti, in risposta alla richiesta di un intervento di manutenzione, scrive di aver «inoltrato – per conoscenza – la segnalazione alla dirigente del settore Manutenzione del Patrimonio pubblico comunale, per verificarne le competenze e conseguentemente la capacità di intervento». Tra l’altro, ricorda come l’Ufficio Strade, in realtà, sia già intervenuto per un’operazione di manutenzione simile, pur non avendone titolarità. Insomma, per Palazzo di Città, allora come ora, l’opera di arte contemporanea voluta dall’allora sindaco Mario De Biase (e mai davvero digerita da Vincenzo De Luca, per cui fu al centro di un aspro scontro tra i due) non era e, evidentemente, non è una priorità.
++++ L’ARTICOLO COMPLETO SULL’EDIZIONE ODIERNA DEL QUOTIDIANO CARTACEO ++++

Leggi anche

Novi Velia, bimbo di 10 anni cade dalla bici: è grave
Meteo per domani (venerdì 25 luglio 2025)
Frode fiscale da 11 milioni: sequestri anche a Salerno nell’inchiesta della DDA di Firenze