Ci sono volute settimane di proteste e segnalazioni, di lettere protocollate dal consigliere comunale Ciro Giordano e – alla fine – gli operai della Salerno Sistemi sono intervenuti per riparare la perdita d’acqua in una delle aree, quella in corrispondenza del quarto ingresso, del cimitero di Brignano. Criticità che erano state denunciate dal consigliere Giordano nell’Aula del Consiglio comunale e sono state raccolte dal collega di maggioranza, Filomeno Di Popolo, che si è attivato per risolvere l’emergenza. «Con l’intervento del sindaco Vincenzo Napoli e del dirigente siamo riusciti a ottenere la riparazione della tubatura. Un atto dovuto – spiega il consigliere del Psi – anche perché il problema stava diventando anche una minaccia per la sicurezza dei visitatori».
Ma proprio mentre gli operai erano al lavoro per risolvere questa situazione, al cimitero è scoppiato lo scandalo dei loculi aperti. Come aveva ampiamente riferito in Consiglio comunale, il consigliere Giordano ha documentato le condizioni raccapriccianti in cui versano alcune sepolture del camposanto di Brignano. Tra i loculi, infatti, alcune lastre di marmo sono scostate o non ci sono proprio più e, all’interno, si può vedere chiaramente la bara che dovrebbe essere custodita. Non solo, perché in uno dei loculi danneggiati si nota chiaramente la presenza di un teschio umano. «È una situazione a dir poco scandalosa, non esiste alcun rispetto per nulla. Penso che tutti noi abbiamo una persona cara al cimitero e questa situazione è vergognosa sia per i defunti che per i cittadini vivi che si recano presso la struttura comunale», denuncia Giordano.
Insomma, è evidente che a Brignano il passaggio della gestione alla società in house Salerno Utility sta avvenendo ancora con parecchi intoppi ed è evidente che il cambio di passo auspicato dall’amministrazione non si è ancora concretizzato. Perché, al di là del fatto che passare e vedere un teschio può essere di una certa utilità – forse – soltanto ad Amleto ma non certo a persone che si trovano già in uno stato di prostrazione e di dolore. «In quel cimitero sono sepolti i nostri nonni, persone che hanno fatto la Guerra mondiale, che si sono sacrificate per fare del nostro, il Paese che è diventato e noi li ripaghiamo con questa offesa e queste mancanze di rispetto alla dignità di tutti, morti e vivi. Ma se dobbiamo riscontrare tanti problemi rispetto alla manutenzione della città dei vivi, figuriamoci quella dei morti», prosegue Giordano.
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