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Cava, accoltellata per gelosia: Veronica stabile

di Annalaura Ferrara
Il tentato femminicidio: la 35enne monitorata dai medici. Il marito attende l’interrogatorio del giudice
Cava, accoltellata per gelosia: Veronica stabile

È in condizioni stabili, seppur ancora ricoverata in Terapia intensiva, la 35enne Veronica C., vittima di un brutale episodio di violenza domestica avvenuto nella notte tra lunedì e martedì a Cava de’ Tirreni. La donna è stata accoltellata più volte dal marito, Vincenzo Romano, 40 anni, che subito dopo ha tentato di togliersi la vita.

Il dramma nella notte: colpita all’addome mentre dormiva

L’aggressione si è consumata all’alba, intorno alle 2 del mattino, in un’abitazione in località Aspruniata, tra le frazioni di Santa Lucia e Sant’Anna. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe impugnato un coltello da cucina, raggiunto la moglie nella camera da letto e l’avrebbe colpita più volte all’addome e in altre zone del corpo, mentre la donna dormiva.

Il tentativo di suicidio: tagli alle vene e alla gola

Subito dopo il gesto, Romano ha rivolto l’arma contro sé stesso, cercando di tagliarsi le vene e provocandosi ferite alla zona del collo, vicino alla giugulare. Anche lui è ricoverato all’ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo” di Cava, dove è piantonato in stato di arresto. Al momento è indagato per tentato omicidio aggravato.

Indagini in corso: si attende l’interrogatorio

Le indagini sono condotte dalla Polizia di Stato del commissariato di Cava de’ Tirreni, coordinate dalla Procura di Nocera Inferiore. Se le condizioni di salute lo permetteranno, Romano verrà ascoltato nelle prossime ore dal magistrato titolare del fascicolo e successivamente dal GIP per la convalida dell’arresto.

I figli affidati ai parenti, il Comune esprime vicinanza

I due figli piccoli della coppia sono stati affidati momentaneamente a familiari, mentre la comunità locale esprime dolore e sconcerto.
«Un episodio che mi addolora profondamente – ha dichiarato il sindaco Vincenzo Servalli –. Siamo vicini alla famiglia e soprattutto ai due bambini, a cui esprimo la mia solidarietà e quella di tutta la città».

La denuncia della senatrice Bilotti: “Non è un raptus, è violenza patriarcale”

Sul caso è intervenuta anche la senatrice del Movimento 5 Stelle Anna Bilotti, componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio:

«Profonda vicinanza alla donna vittima del tentato femminicidio a Cava de’ Tirreni. Di fronte a episodi di violenza maschile sulle donne non si può e non si deve parlare di raptus. Questi sono atti figli di una cultura patriarcale. Il linguaggio va cambiato, perché è anche da lì che passa il contrasto alla violenza di genere».

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