Grande soddisfazione da parte del Sindaco di Eboli, Mario Conte, e dell’intera Amministrazione comunale per l’attesa firma da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla convenzione tra ANAS e RFI. Un passaggio determinante che sblocca finalmente la realizzazione del nuovo svincolo autostradale di Eboli, un’opera attesa da anni.
Un progetto fermo dal 2015: ora si parte
«C’era un progetto finanziato con 22 milioni di euro bloccato dal 2015 presso la Commissione VIA a Roma» spiega il primo cittadino. Grazie al tavolo tecnico con RFI per l’alta velocità, l’Amministrazione ha rilanciato con forza la richiesta di realizzare lo svincolo autostradale, parte integrante dell’attraversamento ferroviario progettato da ANAS.
Da lì la convocazione di una conferenza dei servizi con ANAS, RFI, Regione Campania, Soprintendenza e tutti gli attori istituzionali coinvolti, che ha portato all’approvazione definitiva del progetto.
Lavori affidati al Consorzio Xenia: cantiere pronto a partire
Successivamente, l’appalto è stato conferito da ANAS a RFI e i lavori sono stati affidati al Consorzio Xenia. Manca solo l’avvio ufficiale del cantiere, che ora, con la firma del MIT – ottenuta anche grazie all’intervento dell’On. Tullio Ferrante – non ha più ostacoli burocratici.
«Ora non ci sono più scuse – afferma Conte –. Ci auguriamo che entro settembre il cantiere sia finalmente operativo, così come ci è stato assicurato».
Protesta per i ristori insufficienti ai Comuni attraversati dall’Alta Velocità
Nel frattempo, lo stesso Sindaco ha partecipato stamane, insieme ad altri primi cittadini del comprensorio, a una manifestazione di protesta presso le uscite autostradali di Campagna ed Eboli. Al centro della mobilitazione, l’esiguità dei ristori previsti per le opere compensative a favore dei Comuni impattati dal tracciato dell’Alta Velocità.
Il Sindaco: “Alta velocità sì, ma non a discapito dei cittadini”
«Non si può sventrare un territorio senza tenere conto delle sue ricadute – ha ribadito Mario Conte –. Siamo favorevoli all’alta velocità, ma non a danno dell’ambiente, del paesaggio, della salute e della serenità dei cittadini. Chiediamo rispetto e compensazioni adeguate. Non ci fermeremo. Dovranno ascoltarci».