Una rotta della cocaina purissima, nascosta in container refrigerati pieni di banane, passava per il porto commerciale di Salerno. Ieri, il GIP Annamaria Ferraiolo del Tribunale di Salerno ha emesso otto condanne nel processo celebrato con rito abbreviato, nato da una maxi indagine della DDA e dei Carabinieri del ROS.
Al centro dell’inchiesta una rete criminale internazionale con appoggi logistici in Campania, Calabria e Spagna, legata alla cosca Alvaro di Sinopoli, potente clan della ‘ndrangheta.
Droga tra le banane: 219 chili di cocaina a bordo della “Victoria L”
L’organizzazione aveva gestito l’importazione di 219 chili di cocaina arrivati a Salerno dalla motonave “Victoria L”, battente bandiera libanese e proveniente dal Marocco. La droga era nascosta in container di frutta, di cui uno conteneva 171,84 kg e un altro 47,30 kg di stupefacente.
La spedizione seguiva un altro carico illecito giunto con la nave “Livorno Express”, che trasportava oltre 1.100 chili di marijuana.
Le condanne: fino a 14 anni per i trafficanti
Ecco i principali imputati e le condanne inflitte:
- Franco Volpe (residente a Sessa Cilento): 14 anni
- Giuseppe Carraturo (di Pontecagnano Faiano): 11 anni
- Francesco e Nicola Alvaro (di Sinopoli): 10 anni e 8 mesi ciascuno
- Fortunato Marafioti (di Reggio Calabria): 10 anni e 8 mesi
- Carmine Ferrara (di Giffoni Sei Casali): 9 anni e 4 mesi
- Salvatore Rocco (di Napoli): 7 anni e 4 mesi
- Errico D’Ambrosio (di Cercola): 5 anni e 4 mesi
Altri indagati, che non hanno scelto il rito abbreviato, sono tuttora a giudizio in un procedimento parallelo.