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Volontario picchiato alla processione di Battipaglia

di Carmine Landi
Invita dei giovani a non sparare più fuochi d’artificio: frattura e lussazione per ingegnere della Protezione civile
Volontario picchiato alla processione di Battipaglia

La statua era appena passata di lì. Francesco (nome di fantasia), 62 anni, ingegnere e volontario di lungo corso dello storico Nucleo comunale della Protezione civile di Battipaglia, camminava dietro ai notabili e davanti alla banda, intento ad assicurare l’ordinato svolgimento della processione in onore della Madonna della Speranza, santa patrona d’una città in festa fino a ieri. Da domenica sera, però, Francesco è in ospedale, ricoverato nel reparto d’Ortopedia dopo essere stato vittima di un’aggressione.

Al principio di via Stella, tra piazza Tusciano e largo Gioia, un gruppo di giovani del quartiere ha deciso di far esplodere dei fuochi pirotecnici subito dopo il passaggio della sacra effigie. Erano le 20,30 di domenica. Alle porte del quartiere Stella, c’erano almeno sette batterie pronte per essere innescate.

La prima è stata accesa. E non ha sortito risultati particolarmente apprezzabili, sprigionando scintille che, pur senz’arrecare danni, sono finite contro il suolo, con il rischio che qualcuno dei presenti si facesse male. Quel pericoloso presagio s’è fatto largo nella mente di Francesco, che, non appena s’è reso conto dell’imminente accensione della seconda batteria, s’è avvicinato al gruppo di giovani, esortandoli a desistere a salvaguardia dell’incolumità dei presenti e ricordando leggi e regolamenti che proibiscono l’esplosione di fuochi pirotecnici non autorizzati.

L’ARTICOLO INTEGRALE SULL’EDIZIONE CARTACEA DEL QUOTIDIANO

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