«Adesso te ne faccio andare da Santa Lucia, se hai le palle irspondimi… ho 50 anni di carcere sulle spalle». Tenore (edulcorato) dei messaggi che Vincenzo Zullo, classe ‘81, figlio del boss Dante, inviava ad Alberto Esposito, 39enne metelliano, ritenuto tra i gestori della piazza di spaccio luciana finita nel mirino del rampollo del capoclan, ch’era (ed è) detenuto nel penitenziario ad Augusta, nel Siracusano, e pure di lì seguitava a imporre elargizioni di danaro. Le indagini degli agenti della Squadra mobile di Salerno, coadiuvati operativamente dai colleghi del Commissariato di Cava de’ Tirreni, sul giro usurario ed estorsivo avviato da Zullo junior e dai suoi fidati Michele Memoli, Gerardo Bartiromo e Vincenzo Pellegrino, tutti destinatari, all’alba di giovedì, di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, hanno fatto venire alla luce pure un “punto vendita” di sostanze stupefacenti a Santa Lucia.
Zullo jr e i pusher taglieggiati: «Andrete via da Santa Lucia»
Le minacce del figlio del boss ai gestori della piazza di spaccio che non volevano pagare, poi il "pizzo" da 500 euro al mese

- Pubblicato il 6 Luglio 2025
- Tags: cava de' tirreni, droga, Zullo
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