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Treni in sosta, rivolta contro il rumore a Battipaglia

di Carmine Landi
A Sant’Anna i residenti lamentano gli schiamazzi notturni dei convogli per le manovre di parcheggio: c’è l’Arpac
Treni in sosta, rivolta contro il rumore a Battipaglia

Il rione Sant’Anna non dorme. Le finestre sigillate di via De Divitiis, le tapparelle abbassate di via Don Luigi Sturzo, le luci che si spengono e si riaccendono ai piani bassi raccontano una consuetudine notturna che, per molti, ha smesso di essere sopportabile. Ogni sera, sui binari della stazione ferroviaria cittadina, si allineano convogli vuoti in sosta tecnica. Restano immobili per ore. Ma non silenziosi. I treni si fermano, talvolta si accendono, spesso restano in funzione. I motori di servizio alimentano impianti e climatizzatori. I compressori partono, si arrestano, riprendono a girare. E il rumore attraversa le pareti, si infila tra le fessure, entra nelle stanze. È un suono basso, intermittente, regolare quanto imprevedibile. Da sempre accade così: c’è chi si è abituato e manco avverte più i rumori.
Ma ora, tra chi abita accanto alla linea ferrata, c’è chi ha deciso di chiedere conto. Le segnalazioni dei residenti sono state inoltrate all’Ufficio Ambiente. E l’amministrazione comunale, raccolte le lamentele, ha deciso di accertare la portata effettiva del disturbo. Con una determina, il dirigente tecnico municipale, l’ingegnere capo Carmine Salerno, ha affidato all’Arpac, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, un rilievo fonometrico in fascia notturna.

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