Dodici interrogatori utili a fornire nuovi dettagli e altri elementi da approfondire: sono quelli eseguiti dal pool di magistrati guidati dal procuratore capo della Procura di Salerno, Giuseppe Borrelli, dopo l’avviso delle conclusioni delle indagini – firmato lo scorso febbraio – per l’inchiesta sull’omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica assassinato nel settembre del 2010 e la cui morte resta avvolta nel mistero da quasi 15 anni. Le motivazioni del tribunale del Riesame di Salerno con cui si conferma la revoca della misura cautelare in carcere nei confronti di tre indagati “principi” (l’imprenditore scafatese Giuseppe Cipriano, il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, l’ex brigadiere dell’Arma Lazzaro Cioffi) fanno emergere gli sviluppi del lavoro in corso dei pm: c’è la conferma di un nuovo fascicolo datato 2025 ma, soprattutto, sulla scena compaiono altre figure. I dodici interrogatori – eseguiti fra marzo e maggio – non hanno riguardato solo persone già in passato ascoltate per avere chiarimenti sull’omicidio dell’amministratore cilentano. Davanti ai magistrati, infatti, hanno parlato anche “volti nuovi”. Come un collaboratore di giustizia siciliano.
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Omicidio Vassallo, il “buio” del collaboratore-mafioso sui dettagli del delitto
di Salvatore De Napoli
Dodici interrogatori utili a fornire nuovi dettagli e altri elementi da approfondire per la morte del sindaco-pescatore

- Pubblicato il 6 Luglio 2025
- Tags: angelo vassallo, omicidio vassallo, pollica
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