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Salerno, furto in abitazione: arrestato anche il terzo complice in fuga

Due banditi vennero catturati in flagranza di reato
Salerno, furto in abitazione: arrestato anche il terzo complice in fuga

Nella mattinata del 25 giugno 2025, la Squadra Mobile della Questura di Salerno ha eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di un uomo di origine napoletana, ritenuto responsabile di un furto aggravato in concorso avvenuto in una abitazione di via Donato Somma, a Salerno.

Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a seguito di indagini che hanno ricostruito nei dettagli l’episodio criminoso.

Il furto: monili, orologi e attrezzi da scasso nascosti nell’auto

Il fatto risale a qualche tempo fa, quando tre soggetti si erano introdotti con effrazione in un’abitazione privata, forzando la porta d’ingresso. All’interno, avevano sottratto vari oggetti preziosi, tra cui monili e orologi.

Durante l’intervento, due dei malviventi vennero arrestati in flagranza di reato, con la refurtiva recuperata. All’interno dell’autovettura utilizzata per il colpo, gli agenti trovarono anche attrezzi da scasso, tra cui le cosiddette “chiavi bulgare”, strumenti comunemente usati per aprire serrature senza forzarle visibilmente.

La fuga e l’identificazione del terzo autore

Il terzo complice, oggi raggiunto dalla misura cautelare, era riuscito a fuggire in un primo momento. Tuttavia, le indagini successive, condotte anche con attività tecniche e approfondimenti investigativi, hanno permesso di identificarlo con certezza.

La gravità del reato e la modalità organizzata dell’azione hanno portato la magistratura a disporre per lui gli arresti domiciliari, in attesa del processo.

Il ruolo della Squadra Mobile e l’efficacia dell’intervento

L’operazione dimostra ancora una volta l’efficacia operativa della Squadra Mobile di Salerno, capace di intervenire tempestivamente, assicurare due autori alla giustizia in flagranza di reato e, in tempi rapidi, chiudere il cerchio sul terzo complice.

Le forze dell’ordine continuano a monitorare il territorio per contrastare con determinazione i reati contro il patrimonio, in particolare quelli commessi con tecniche sofisticate e strumenti illegali.

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