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Salerno, il bando per “Luci d’Artista”: in corsa solo la Sim

di Eleonora Tedesco
Esclusa la “Tatì Creation” di Varese: proposta rivoluzionata rispetto al progetto. E la ditta napoletana vede l’aggiudica
Salerno, il bando per “Luci d’Artista”: in corsa solo la Sim

Resta una sola ditta in corsa nella gara d’appalto per la fornitura e il montaggio delle opere dell’edizione numero 20 di Luci d’Artista. Il colpo di scena è arrivato ieri quando gli uffici del Comune di Salerno hanno pubblicato una determina con cui è stata sancita l’esclusione di una delle due concorrenti che aveva risposto al bando: fuori la Tatì Creation Italia di Varese, unico operatore economico in lizza è la società Sim Luce di Napoli.

All’esclusione si è arrivati dopo l’intenso, continuo e costante lavoro della commissione di gara che sta cercando di chiudere la procedura nel più breve tempo possibile, così come da diktat del governatore Vincenzo De Luca. Nel documento, viene riepilogata l’intera questione: alla scadenza della gara d’appalto dello scorso 22 maggio, sul tavolo del Comune di Salerno – come detto – sono giunte soltanto due offerte. Già nello stesso giorno, la commissione ha proceduto alla valutazione dell’offerta tecnica della Tatì per poi procedere, il 28 maggio, ai controlli sulla proposta in base al progetto – redatto dagli “art director” di OnDesign – della Sim Luce.

L’offerta di quest’ultima, nelle successive sedute di gara, veniva promossa in quanto aveva superato il punteggio indicato come soglia di sbarramento. Diversa, invece, la situazione per la società varesina: «L’esame delle installazione – si legge nella determina pubblicata ieri – offerte e le dichiarazioni rese dall’offerente non si inquadrano nell’ambito consentito delle “migliorie” bensì in quello di una variante non prevista e non consentita dagli atti di gara. In particolare, sono espressamente proposte installazioni del tutto differenti da quelle previste e poste a base di gara, anche con riferimento a quelle coperte da diritto d’autore e per le quali il capitolato prevede che lo studio e la realizzazione grafica siano curati dall’autore stesso». Insomma, nel plico proposto dalla Tatì c’era un’idea di realizzare l’edizione numero 20 di Luci d’Artista completamente diversa da quella indicata dal Comune di Salerno.

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