Travolto in scooter, poi umiliato in ospedale: «Mi hanno dato del tossico, ma non avevo bevuto né fatto uso di droghe». Serata da saloon al pronto soccorso di Eboli.
Una serata da dimenticare per un giovane commerciante di Eboli, rimasto coinvolto in un incidente stradale e poi offeso verbalmente all’interno del Pronto Soccorso dell’ospedale Maria Santissima Addolorata. È successo tutto in poche ore, ma abbastanza per lasciare un segno indelebile di rabbia e amarezza. Il ventenne, alla guida di uno scooter di piccola cilindrata, è stato travolto da un’auto condotta da un’anziana donna nel centro urbano di Eboli. Nessuna colpa evidente da parte sua.
Le sue condizioni, pur non gravi, richiedevano cure tempestive: il polso gonfio come un melone, braccia insanguinate e ferite da escoriazione. Un dolore fisico al quale si è presto sommato quello morale. Giunto al pronto soccorso, infatti, avrebbe subito una reazione scomposta e ingiustificata da parte di un membro del personale sanitario.
«Mi hanno apostrofato definendomi tossicodipendente e alcolizzato, invitandomi a stare zitto e a sedermi. Ma io non avevo né bevuto né assunto droghe. Ero solo dolorante, spaventato e in cerca di aiuto», racconta ancora scosso il giovane.