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Parcheggio del “Ruggi” di Salerno, l’Azienda passa all’attacco

di Alessandro Mosca
La gestione ancora all’Aci nonostante la sentenza del tribunale: «Riacquisizione e indennizzo»
Parcheggio del “Ruggi” di Salerno, l’Azienda passa all’attacco

Fra le preoccupazioni dei lavoratori che hanno svolto il servizio per trent’anni e l’attesa dell’Azienda per sbloccare la gara-bis (la prima fu bloccata in seguito ad alcune censure dell’Anac) “congelata” a inizio anno per «circostanze non prevedibili», la gestione del parcheggio dell’ospedale “Ruggi” di Salerno resta nel limbo. Adesso, però, gli uffici di via San Leonardo guidati dal direttore generale Vincenzo D’Amato hanno compiuto un passo in avanti. Formale ma sostanziale: l’Azienda Universitaria, infatti, si è affidata a un avvocato esterno rispetto al suo pool di legali per provare a dirimere la questione.

In una delibera firmata negli scorsi giorni dal manager in cui viene ufficializzato l’incarico all’avvocato Michele Dulvi Corcione, infatti, emerge quanto accaduto negli ultimi mesi riguardo la querelle del servizio della sosta nel principale nosocomio della provincia di Salerno: «A seguito della pubblicazione della sentenza del 2024 a definizione del giudizio svoltosi dinanzi al tribunale civile di Salerno, è stata accertata, senza dubbio alcuno, la titolarità del diritto di proprietà dell’area di parcheggio occupata dall’Aci in capo all’Azienda Ruggi», la sintesi del provvedimento dello scorso anno che ha chiuso – una parte – dei contenziosi sull’area di sosta, affidata all’Aci e gestita dalla cooperativa Euroservice. Il passo in avanti, adesso, arriva proprio in seguito al provvedimento dei giudici della Cittadella giudiziaria: «Nonostante il decorso di un notevole lasso temporale, l’Aci, quantunque siastata costituita in mora, non ha liberato da cose e persone la suddetta area di proprietà dell’Azienda Universitaria», si legge ancora nella delibera. «È interesse dell’Azienda, in forza della titolarità del diritto di proprietà sul bene illegittimamente occupato, acquisire il pieno e indisturbato godimento dell’area nonché di ottenere l’indennizzo connesso all’agire illegittimo servato dall’Aci».

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