La voce all’altro capo del telefono parlava con sicurezza. Si presentava come un operatore del servizio clienti, conosceva il numero verde e il nome della banca. E aveva istruzioni precise: scaricare un’applicazione, digitare dei codici, confermare l’accesso. La vittima, classe 1961, di Stresa, ha seguito quelle istruzioni, convinta di proteggere il proprio conto corrente. Invece, era l’inizio di un raggiro.

E alla fine di quella giornata – era il 13 dicembre 2022 – dal suo conto erano spariti 49.700 euro. Ora, per quel furto digitale, il pm Licia Vivaldi ha chiesto il processo per Vito Maiale, 51 anni, pluripregiudicato di Eboli, e Ciro Granata, suo coetaneo, originario di Torre del Greco, e difesi rispettivamente dai penalisti Giuseppe Russo e Vincenzo De Lucia. L’udienza preliminare è fissata per metà mese, davanti al gup Pietro Indinnimeo.