Le avrebbe inviato messaggi imploranti, video espliciti, foto dal contenuto inequivocabile. L’avrebbe attesa sotto casa, seguita lungo la strada, raggiunta persino al centro riabilitativo dov’era in cura. L’avrebbe cercata, rincorsa, invasa. E tutto, secondo la Procura, per costringerla a tornare con lui. Ma lei — venticinque anni appena, affetta da una disabilità mentale certificata — ha denunciato. E ora, per quell’uomo di 39 anni residente a Montecorice, si apre il processo. Con rito immediato. Partirà a luglio, nel Tribunale di Vallo della Lucania.
Il giudizio
Il decreto che dispone il giudizio porta la firma del gip Mauro Tringali, che ha accolto la richiesta della Procura alla luce dell’evidenza probatoria. A presiedere il dibattimento sarà il giudice monocratico Concetta Serrone. L’imputato è difeso dall’avvocato Mario Pesca; la persona offesa è rappresentata dal penalista Giuseppe Russo.
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