Nella mattinata di oggi, dalle prime luci dell’alba, è scattata un’importante operazione della Guardia di Finanza nel comune di Santa Marina (SA), coordinata dalla Procura della Repubblica di Lagonegro. L’intervento ha portato all’esecuzione di misure cautelari e sequestri, culminando con l’arresto del sindaco Giovanni Fortunato, classe 1967, finito agli arresti domiciliari, insieme a un imprenditore napoletano, classe 1966.
Corruzione per concessioni edilizie: al centro dell’inchiesta un pagamento da 100mila euro
L’indagine ha preso avvio nel 2023 e ha coinvolto il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno, la Compagnia di Vallo della Lucania, la Tenenza di Sapri e la Sezione di Polizia Giudiziaria. Le attività investigative, sviluppate con intercettazioni telefoniche e ambientali, analisi di dispositivi elettronici e sequestri di denaro per oltre 160.000 euro, hanno permesso di ricostruire una presunta attività corruttiva finalizzata al rilascio di permessi a costruire in assenza del necessario piano di lottizzazione.
Secondo l’accusa, due imprenditori napoletani, titolari di una società immobiliare, avrebbero versato 100.000 euro al sindaco Fortunato per ottenere l’autorizzazione a edificare. Il pagamento sarebbe avvenuto per il tramite di un tecnico incaricato della progettazione dei fabbricati.
Un sistema consolidato: favoritismi e pressioni sugli uffici comunali
Dalle indagini è emerso quello che gli inquirenti definiscono un sistema opaco di gestione della cosa pubblica, orientato a favorire interessi privati. Il primo cittadino non si sarebbe limitato a svolgere il ruolo politico, ma avrebbe esercitato pressioni sistematiche sugli uffici comunali, condizionando le decisioni amministrative a vantaggio di determinati imprenditori.
Inoltre, il sindaco avrebbe indirizzato gli operatori economici verso professionisti di sua fiducia, creando un circuito di benefici personali attraverso incarichi tecnici e ritorni economici.
Un’indagine che fa luce su gravi irregolarità urbanistiche
Il quadro ricostruito dalla Procura evidenzia irregolarità urbanistiche già oggetto di accertamenti e sequestri edilizi negli ultimi anni. Il rilascio illecito di autorizzazioni a costruire rappresenterebbe solo una parte di un sistema più ampio, con ramificazioni tra politica, affari e tecnici locali, che minaccia la legalità amministrativa e la tutela del territorio.