La festa patronale di San Giovanni Battista ad Angri si prepara a vivere un’edizione speciale con una “processione sdoppiata”, una novità pensata per migliorare l’esperienza della comunità e garantire una gestione più agevole dell’evento. Quest’anno, infatti, il comitato organizzatore, in collaborazione con la parrocchia dedicata al santo patrono, ha deciso di anticipare al sabato la partenza della tradizionale processione, evitando così che la domenica si concluda a tarda notte. Una scelta che nasce dalle difficoltà organizzative delle edizioni precedenti, quando la processione si è protratta ben oltre la mezzanotte.
San Giovanni Battista rappresenta un punto di riferimento profondo per la comunità angrese, simbolo di identità religiosa e territoriale che coinvolge la città molto più delle sole celebrazioni liturgiche. La processione, infatti, è da sempre uno degli appuntamenti principali non solo per Angri, ma per l’intero Agro.
Lo scorso anno, alcune difficoltà organizzative hanno causato un allungamento dei tempi – con la statua del Santo rientrata alle 2 del mattino dalla processione della domenica – , e per evitare che si ripetessero disagi simili, è stata pensata questa nuova formula: la processione inizierà sabato, percorrendo parte della città per poi concludersi domenica con la celebrazione finale e il lunedì con i festeggiamenti civili.
«Sarà come gli altri anni, ma con una differenza: porteremo il nostro patrono in zona montana nella giornata del sabato, per evitare che la serata si prolunghi oltre il necessario», ha spiegato don Enzo Leopoldo, parroco della Collegiata di San Giovanni Battista. La nuova formula prevede infatti che la processione si concluda entro le 23, un limite temporale imposto anche per motivi di sicurezza, considerando la presenza delle forze dell’ordine.
Questa decisione, oltre a migliorare l’aspetto logistico, potrebbe rappresentare un’opportunità per rafforzare il valore spirituale della festa. Come sottolineato dallo stesso don Enzo Leopoldo, «La festa dovrebbe essere la manifestazione della fede popolare. Se alcuni gridano, ma poi non rispettano i sacramenti o non partecipano alla Messa, non stanno vivendo l’insegnamento di San Giovanni Battista, che ha dato la vita per Cristo. È il nostro impegno di fedeli a dare valore alla festa».