Svolta decisiva nelle indagini sull’omicidio di Emanuele Durante, il 20enne assassinato il 15 marzo scorso a Napoli, in via Santa Teresa degli Scalzi, a due passi dal Museo Archeologico Nazionale. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di alcuni indagati.
Il provvedimento del GIP e il ruolo della DDA
L’ordinanza è stata emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA). Gli indagati sono ritenuti gravemente indiziati di aver partecipato, a vario titolo e in concorso tra loro, all’agguato che ha portato alla morte del giovane.
L’agguato nei pressi del distributore di benzina
Emanuele Durante si trovava in auto con la fidanzata, nei pressi di un distributore di benzina, quando è stato colpito dai colpi d’arma da fuoco. Nonostante l’intervento dei soccorsi, il ragazzo è deceduto prima dell’arrivo in ospedale.
Indagini ancora in corso per chiarire movente e dinamiche
Le indagini, tuttora in corso, mirano a chiarire il movente dell’omicidio e a definire il ruolo specifico di ciascun indagato. Gli investigatori ipotizzano connessioni con dinamiche criminali più ampie, attualmente al vaglio della DDA.