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Pontecagnano Faiano, tentato omicidio con metodo mafioso: arrestati i fratelli Damiani

Colpi d'arma da fuoco contro un 49enne per vendetta dopo un diverbio in discoteca
Pontecagnano Faiano, tentato omicidio con metodo mafioso: arrestati i fratelli Damiani

Nel pomeriggio del 14 aprile 2025, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno, con il supporto della Compagnia di Battipaglia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei fratelli Massimiliano e Fabio Damiani, residenti a Salerno. Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura, con accuse gravissime: tentato omicidio aggravato, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco, violenza privata, tutti reati aggravati dal metodo mafioso.

L’agguato del 2022 e il movente: una lite per uno sconto negato

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, il tentato omicidio risale al 18 settembre 2022, quando un 49enne salernitano fu preso di mira lungo la litoranea che collega Pontecagnano Faiano a Salerno. Il movente? Una lite avvenuta due settimane prima all’interno di una nota discoteca della zona. In quella occasione, Massimiliano Damiani avrebbe minacciato l’addetto alla cassa per ottenere uno sconto sulle consumazioni alcoliche per sé e per il suo gruppo. Al rifiuto, avrebbe reagito con minacce, poi concretizzatesi nell’agguato armato.

I dettagli dell’agguato: armi, passamontagna e inseguimento da film

La notte dell’attacco, i fratelli Damiani, travisati con passamontagna e occhiali scuri, avrebbero intercettato l’auto della vittima. Dopo averla costretta a fermarsi, avrebbero cercato di aprire gli sportelli e sfondare i vetri con il calcio delle pistole. La vittima, riuscita a fuggire, è stata inseguita ad alta velocità mentre venivano esplosi numerosi colpi di pistola. I proiettili hanno frantumato il lunotto posteriore e colpito i sedili, ma miracolosamente il 49enne è rimasto illeso.

Indagini dettagliate e metodo mafioso riconosciuto

Le indagini si sono basate su un’accurata analisi dei video di sorveglianza, del tracciato GPS dell’auto a noleggio (presa con identità falsa) e dei tabulati telefonici. Una perizia balistica ha confermato l’utilizzo di due diverse armi da fuoco, rafforzando la tesi di un’aggressione premeditata.

Il G.I.P. ha riconosciuto la sussistenza del metodo mafioso, sottolineando come le modalità dell’azione avessero un chiaro intento intimidatorio, tipico delle dinamiche criminali di stampo mafioso.

Collegamenti con “I ragazzi di Pastena”

L’ordinanza mette inoltre in luce il legame dei fratelli Damiani con un noto gruppo criminale salernitano, “I ragazzi di Pastena”, già coinvolto in fatti di cronaca nera. Il gruppo fu protagonista, nel novembre 2006, dell’aggressione a forze dell’ordine all’interno della discoteca “Soho Federica” di Salerno, durante la quale si verificarono tentati omicidi, rapine di armi d’ordinanza e il ferimento di agenti intervenuti per sedare una rissa.

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