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Niente sondino dall’Asl: 80enne di Eboli con Alzheimer rischia la vita

di Francesco Faenza
Stava per soffocare: «Necessita di un piano alimentare ma il Distretto si nega»
Niente sondino dall’Asl: 80enne di Eboli con Alzheimer rischia la vita

Ottantenne rischia di morire perché l’Asl non trova un sondino naso gastrico per alimentarla. Rischia di “strozzarsi”, la pensionata, quando mangia. La colpa della paziente? Ha l’alzheimer e nessun santo politico a proteggerla. A raccontare la storia di malasanità è la figlia, Rosa Adelizzi: «Non ci aspettavamo di essere accolti come Carlo e Camilla, ma nemmeno accettiamo che venga calpestata la dignità di mia madre e messa a rischio la sua salute».

Pochi giorni fa, la mamma di Rosa ha rischiato di morire soffocata. Un pasto leggero, masticato male a causa della malattia, e il cibo le si è fermato in gola. Occlusione delle vie respiratorie. Tosse, boccheggiamento: pochi secondi e sarebbe morta.

Rosa chiama il medico di famiglia che la indirizza al Distretto sanitario di via Acquarita. Una nutrizionista raggiunge casa Adelizzi, visite la paziente, conferma l’urgenza di un piano alimentare integrato per evitare altri soffocomenti. Saluta, chiude la porta e “scompare”. Passa un giorno e dall’Asl non arrivano telefonate. Così anche per il secondo giorno.

Al terzo giorno, venerdì scorso, Adelizzi sale in auto e raggiunge gli uffici di Acquarita: «Il medico di riferimento era assente, nessuna novità. Non lo troviamo mai. Ho chiesto di parlare con il dirigente, era in riunione. Chiamati i carabinieri, la riunione è finita. Non è venuto lui, si è fatto vedere il vice. Altre rassicurazioni, nulla è cambiato. Mia madre continua a mangiare senza piano nutrizionale, senza il necessario sondino naso gastrico».

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