Quarantacinque minuti, quanto il tempo di una partita di calcio. Tanto è bastato ieri a Vincenzo De Luca per ribadire ai suoi fedelissimi in Consiglio regionale ciò che ha già esternato negli ultimi giorni, già subito dopo la decisione della Corte costituzionale che ha “stroncato” il suo progetto per il terzo mandato alla Regione Campania: l’ex sindaco di Salerno e il suo gruppo di consiglieri e assessori che l’ha affiancato nel decennio a Palazzo Santa Lucia non accetterà imposizioni dall’alto. Né sul nome del candidato presidente della coalizione del centrosinistra, né – soprattutto – sui programmi.
Lo scontro con Schlein
Il governatore, dunque, pare deciso ad andare avanti sulla sua strada, far pesare quel 15% delle tre liste che tiene in caldo emerso da un sondaggio effettuato negli scorsi giorni: la formula della “discontinuità”, ripetuta anche ieri da diversi esponenti del Pd molto vicini alla segretaria nazionale Elly Schlein, gli piace pochissimo. E lui, dunque, è pronto ad andare avanti per la sua strada, con il suo gruppo, indicando anche il possibile candidato: l’europarlamentare napoletano Lello Topo.
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