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Regionali e veleni, De Luca detta le condizioni al Pd col suo 15%

di Gaetano de Stefano
Un sondaggio svela il “peso” delle tre liste del governatore. Che avvia le trattative: «Si riparte dai programmi in corso»
Regionali e veleni, De Luca detta le condizioni al Pd col suo 15%

Chi s’aspettava fuoco e fiamme dalla diretta social di Vincenzo De Luca resta deluso. Perché il governatore, dopo la delusione per la bocciatura del “terzo mandato” da parte della Corte costituzionale, ripone il “lanciafiamme” e imbraccia il fioretto. Perché dà qualche stoccata ma non spara mai a zero. Segno inequivocabile di come siano iniziate le trattative per il futuro politico di De Luca, che fa la prima mossa e detta le sue condizioni al Pd e alla coalizione di centrosinistra per sostenere il futuro candidato presidente della Regione. Forte anche dei primi numeri di un sondaggio interno: secondo indiscrezioni, le tre, possibili liste che l’ex sindaco di Salerno tiene ben “calde”, infatti, raccoglierebbero (senza l’attuale governatore candidato) preferenze pari al 15%.

Le trattative

Una quota importante, dunque, che può consentire a De Luca di far valere il suo peso nelle trattative. «Bisogna stare calmi, tranquilli e ragionare sul futuro, partendo dai programmi in corso, cioè dall’attuale lavoro di governo, non dalle nuvole. Partire dalla realtà e dalle cose che vanno completate. Il primo elemento di valutazione che ci dovrà essere per il futuro è questo. Il secondo riguarda la scelta di chi deve governare: deve governare chi è in grado di governare, chi ha dimostrato di saper governare e chi non è semplicemente il prodotto della politica politicante, perché ci si gioca il futuro della nostra regione». Un identikit che sembra calzare a pennello per il vice di De Luca, Fulvio Bonavitacola, ma che non si discosta nemmeno tanto dall’ex ministro Sergio Costa.

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