«Quelli di deblattizzazione sono da considerarsi interventi finalizzati alla bonifica ambientale e di decoro ma non di tutela della salute pubblica (non conoscendosi, ad oggi, malattie trasmesse dalle blatte, quali veicoli o vettori di specifiche patologie)». È il passaggio di una nota inviata dal Dipartimento di prevenzione dell’Asl al Comune di Salerno e agli uffici del Settore ambiente con cui – di fatto – l’Azienda sanitaria “scarica” sull’Ente qualsiasi bonifica per i fastidiosi insetti. Non solo: nel documento firmato dal responsabile del Dipartimento, Arcangelo Saggese Tozzi, si precisa anche che l’Asl non pagherà gli interventi effettuati nel 2024 e men che meno i 90mila euro preventivati per due operazioni da mettere in campo ora. Anzi, si precisa che «il richiamo a pregressi contenziosi è, peraltro, sbagliato, poiché i precedenti non riguardano interventi di deblattizzazione. Risorse utilizzate in tal senso realizzano un uso improprio dei fondi del Sistema sanitario nazionale».
La contestazione
Insomma, secondo la nota non soltanto all’Asl non competerebbe effettuare le bonifiche dalle blatte ma, anzi, mettere a disposizione risorse con questo scopo sarebbe una “sottrazione” non giustificata – e non legittima – di fondi pubblici. Concetti irricevibili per i componenti della commissione Ambiente e, in particolare, per il presidente Arturo Iannelli che, oltre a contestare la posizione assunta dall’Asl, è comunque al lavoro con i colleghi consiglieri, con l’amministrazione e gli uffici per trovare almeno i fondi per mettere in campo un intervento incisivo in vista dell’estate.
+++L’ARTICOLO COMPLETO SULL’EDIZIONE ODIERNA DEL QUOTIDIANO CARTACEO+++