Annullo con rinvio al tribunale del Riesame per una nuova decisione e, soprattutto, una valutazione più attenta e adeguata dei motivi sottolineati dalla difesa nel ricorso. È quanto sancito dalla sesta sezione penale della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso presentato dai difensori (gli avvocati Cecchino Cacciatore, Massimo Ferrandino e Franco Coppi) di Luca Cascone, il consigliere regionale di Campania Libera e fedelissimo di Vincenzo De Luca, indagato nella seconda tranche dell’inchiesta sugli appalti pubblici che ha travolto l’ex presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri.
Tutto da rifare
La Suprema Corte, dunque, ha rinviato gli atti al tribunale della libertà, annullando il decreto di sequestro probatorio dei dispositivi informatici in cui la Procura di Salerno guidata da Giuseppe Borrelli (Stefania Faiella e Alessandro Di Vico i pm titolari delle indagini) ha ipotizzato l’associazione a delinquere nei confronti dei sette destinatari degli avvisi di garanzia. Il ricorso in Cassazione era stato presentato dagli avvocati di Cascone in seguito a un primo rigetto dell’istanza da parte del Riesame che adesso dovrà valutare nuovamente la questione.
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