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Provincia, via all’era Napoli fra i veleni al Comune di Salerno e a… casa

di Eleonora Tedesco
La maggioranza non vota compatta il sindaco che riceve preferenze dall'opposizione. Il post polemico sui social della moglie
Provincia, via all’era Napoli fra i veleni al Comune di Salerno e a… casa

Dopo la nottata trascorsa tra cellulari e calcolatrici, il giorno dopo le elezioni provinciali resta un quadro degno di un tavolo da poker, tra bluff e messaggi trasversali che sono arrivati quando le carte sono state scoperte. Perché i veri veti incrociati che turbano la vittoria di Vincenzo Napoli non arrivano dalla provincia e da sindaci – come Giuseppe Lanzara, primo cittadino di Pontecagnano e Francesco Morra, alla guida del Comune di Pellezzano – che ambivano alla successione di Franco Alfieri. Ma da quello che avrebbe dovuto essere il suo fortino: Salerno.

Il malcontento

Stando alle indiscrezioni, infatti, due consiglieri di maggioranza avrebbero fatto annullare la scheda, facendo mancare il proprio supporto al sindaco. Eppure, conti alla mano, le schede nulle sono due: una certamente arriva dall’opposizione, è di Mimmo Ventura che ha votato sé stesso facendo invalidare la preferenza. Poi c’è una seconda scheda che risulta bianca e questa è certamente un segnale di dissenso che arriva dalle fila della maggioranza di Palazzo Guerra. Poi c’è qualcuno che bluffa, che dichiara ufficiosamente di aver espresso il proprio dissenso e che invece, a conti fatti, si è allineato. Ma l’impressione è comunque che alcuni consiglieri comunali abbiano atteso proprio la tornata elettorale delle provinciali, quella politicamente più indolore, per trasferire a Palazzo di Sant’Agostino il malcontento – più o meno – covato in Consiglio comunale.

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