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Lido Kennedy, il Comune di Capaccio pagò i danni della mareggiata

di Alessandro Mosca
Lo stabilimento è al centro della vicenda giudiziaria che coinvolge Alfieri e Squecco
Lido Kennedy, il Comune di Capaccio pagò i danni della mareggiata

Ombrelloni e sdraio bianche in riva alla “secca” del mare di Paestum. Per anni, il lido Kennedy di Capaccio è stato uno degli stabilimenti più affollati alle porte del Cilento. Lo frequentavano non solo i turisti giunti in zona per i Templi, ma anche tanti salernitani. Il lido Kennedy, però, nell’ultimo decennio, è salito più volte all’attenzione delle cronache – in particolare giudiziarie – per le vicende che hanno riguardato il suo patron, Roberto Squecco, l’imprenditore capaccese delle ambulanze e delle onoranze funebri condannato per i legami con il clan Marandino. Le azioni dell’autorità giudiziaria hanno di fatto privato il 58enne del possesso dello stabilimento balneare.

L’investimento da preservare

E Squecco, in ogni modo, ha cercato di preservare il suo investimento. Le vicende della struttura ricettiva sono il cardine dell’inchiesta della Dda di Salerno culminata nel blitz di giovedì scorso con l’esecuzione di dieci misure cautelari (sei in carcere e quattro ai domiciliari) in cui viene contestato il patto elettorale politico-mafioso stretto da Squecco con il già sindaco e presidente della Provincia, Franco Alfieri, creato proprio per “tutelare” il lido Kennedy.

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