Defunti “derubati” e non certo di oggetti di valore. La denuncia arriva dal cimitero di Fisciano. Un episodio a dir poco spiacevole quello capitato a una cittadina che si era recata presso la struttura in via Macchione per visitare la tomba del padre. Non è certo la prima volta, nella Valle dell’Irno o in provincia di Salerno, che i ladri fanno capolino persino nei luoghi sacri e dove riposano i cari estinti. Gesti che violano il riposo di chi non c’è più mancando di rispetto ai visitatori raccolti nel ricordo e spesso nel dolore, a maggior ragione quando il guadagno non è poi granché.
Il “bottino”
Un portafiori di plastica, una paletta, bottiglie di plastica: è quanto la residente fiscianese aveva lasciato sulla tomba del padre e non ha trovato al ritorno. Un bottino non magro, di più, al punto da chiedersi se davvero ne valesse la pena: «Oggi la tristezza e lo sconforto sono giunti improvvisi e come una sberla in pieno volto, mi hanno dimostrato ancora una volta, la cattiveria di questa umanità. Una semplice visita al cimitero, a trovare l’uomo speciale della mia vita, il mio papà».
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