Salgono a due gli indagati nell’inchiesta sulla morte di Renato Castagno, il detenuto salernitano di 36 anni morto nel tardo pomeriggio dello scorso 19 marzo dopo aver accusato un malore all’interno della casa circondariale del via del Tonnazzo. Si tratta di un’altra dottoressa in servizio presso la struttura detentiva di Fuorni che si aggiunge all’altra specialista della sanità penitenziaria nell’organico del carcere di Salerno iscritta sul registro degli indagati dal pm Katia Cardillo: per entrambe l’ipotesi di reato è omicidio colposo per colpa medica in concorso.
Ieri mattina, alla Cittadella giudiziaria, il magistrato ha conferito l’incarico per l’autopsia che è stata eseguita poi nel pomeriggio all’obitorio dell’ospedale “Ruggi”: la salma è stata liberata così da consentire di officiare il funerale del giovane che si terrà già oggi. Per avere ogni dettaglio dell’esame irripetibile, adesso, bisognerà attendere tre mesi. Novanta giorni è il tempo che il medico legale Luigi Mastrangelo si è preso per consegnare la relazione sull’esame della salma. Ma c’è di più: gli accertamenti, infatti, sono stati eseguiti – oltre che alla presenza dei periti di parte nominati dal difensore di Castagno, l’avvocato Bianca De Concilio, e dai legali dei due indagati – alla presenza di un cardiologo, il professore Giovanni De Caro, che analizzerà a fondo la situazione cardiaca di Castagno per scoprire eventuali carenze nell’assistenza.