Circa 700 euro: è il bottino della seconda rapina che si è registrata a Salerno in meno di una settimana. Dopo il colpo al supermercato di via Granati, a Torrione Alto, nella tarda serata di lunedì, ad orario di chiusura, a finire nel mirino dei malviventi è stato un negozio di casalinghi, gestito da cinesi, nel cuore del quartiere Carmine. Un rapinatore solitario ha avito nell’attività commerciale di via Lanzalone: l’uomo, con il volto coperto, ha intimato ai gestori di consegnare l’incasso di giornata prima di darsi alla fuga fra le stradine – poco illuminate – del quartiere residenziale alle porte del centro.
L’arma
A rendere questo colpo “particolare”, però, è la modalità con cui ha agito il malvivente: il rapinatore, infatti, era armato ma non delle “solite” pistole o di coltelli. Fra le mani, così come ricostruito nelle prime indagini, stringeva un taser, la “pistola elettrica” in dotazione da tempo alle forze dell’ordine – in particolare quelle statunitensi – che inibisce i movimenti delle persone colpite dalla scossa.
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