Skip to content

Salerno, i “tesori dimenticati” del Ruggi nel centro storico ora fanno acqua

di Alessandro Mosca
Infiltrazioni nelle case di largo Montone donate dal marchese nel 1870, via agli interventi per 85mila euro: la gestione dei beni resta ancora “anti-economica” in attesa della cessione all'asta
Salerno, i “tesori dimenticati” del Ruggi nel centro storico ora fanno acqua

Le prime cessioni di quel “tesoro” spesso dimenticato sono arrivate già a compimento. Ma, intanto, l’Azienda Universitaria Ruggi è costretta a far fronte con nuovi problemi derivanti al suo patrimonio immobiliare. In particolare a tutti quei cespiti nel cuore di Salerno che detiene grazie alla donazione arrivata il 2 luglio del 1870 dal marchese Giovanni Ruggi D’Aragona, l’uomo cui è dedicata la struttura della Sanità guidata dal manager Vincenzo D’Amato, che firmò il testamento olografo in cui decise di lasciare gran parte delle sue proprietà al nosocomio di Salerno.

La messa in sicurezza

Adesso, in attesa di ricevere dalla Regione Campania l’ok alla vendita all’asta di altri beni, il “Ruggi” è costretto a sborsare 85mila euro per rimettere in sicurezza parte di quegli immobili. In particolare quelli più caratteristici: si tratta dei cespiti al civico 3 di largo Montone, la piazza del centro storico alto e già fulcro del Plaium Montis, che compongono – di fatto – il tetto di un altro tesoro dimenticato della città, la chiesa di Santa Maria de Alimundo.

+++L’ARTICOLO COMPLETO SULL’EDIZIONE ODIERNA DEL QUOTIDIANO CARTACEO+++

Leggi anche

Meteo per domani (domenica 16 marzo 2025)
Mercato San Severino, uomo precipita in un burrone
Crolla l’intonaco, liceo chiuso ad Angri