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Castel San Giorgio, bomba al Comune: telecamere disattivate

di Salvatore De Napoli
Si indaga sull'esplosione dell'ordigno che ha devastato l'ingresso del Municipio
Castel San Giorgio, bomba al Comune: telecamere disattivate

La telecamera che inquadra l’ingresso del portone del Comune di Castel San Giorgio disattivata poco prima dell’esplosione della bomba davanti l’ingresso del Municipio. È questo il particolare che rende ancora più inquietante l’attentato di ieri notte alla sede comunale di piazza Amabile. Questo di ieri notte – avvenuto tra le ore 2,05 e le 2,10 – è il sesto attentato che ha colpito amministratori o edifici pubblici a Castel San Giorgio: un’escalation iniziata dal 2018 (prima amministrazione della sindaca Paola Lanzara) e culminata con l’intimidazione ad assessori e perfino alla stessa prima cittadina (durante questo secondo suo mandato elettorale) e ancor di più ieri notte quando bersaglio è stato lo stesso simbolo della città.

La deflagrazione

L’ordigno artigianale (se così lo si può definire, giusto perché non è di tipo militare) ad alto potenziale, esplodendo ha spalancato il portone, lo ha reso instabile, ha fatto cadere il timpano sull’ingresso, rotti alcuni vetri e danneggiato l’apparecchio marcatempo. Immediate si sono sviluppate fiamme e il fumo ha invaso gran parte degli uffici fino al secondo piano, dove è rimasto un cattivo odore fine a tarda mattinata. I detriti hanno invaso l’area antistante il portone (tra via Antonio Rescigno e piazza Amabile). Oltre al tremendo boato udito anche nei comuni confinanti, l’onda d’urto generata dall’esplosione ha lesionato alcuni vetri posti al di sopra della porta d’ingresso e di un finestrone di una abitazione di fronte, in primo vicolo Casa Izzo, a distanza di una settantina di metri.

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