Un fiume di denaro, più di 336 milioni di euro, avrebbe attraversato l’Italia in un vortice di cessioni fittizie e compensazioni illecite, fino a svanire tra i bilanci di aziende di facciata. Questa la sintesi di una delle più estese inchieste sulla frode fiscale che la magistratura abbia mai coordinato: 110 indagati, 79 società utilizzate per generare crediti inesistenti e 86 aziende filtro impiegate per riciclare le somme illecite. Al centro dell’indagine, una rete di professionisti e imprenditori che avrebbero sfruttato il meccanismo del Super-Ace 2021 per incassare contributi non dovuti.
A firmare il decreto di fissazione dell’interrogatorio preventivo per gli indagati è il gip del Tribunale di Avellino, Fabrizio Ciccone, che dovrà valutare le richieste della Procura, comprese alcune interdittive. Ci sono diversi salernitani coinvolti, incluso un consulente del lavoro di Battipaglia.