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Clan e droga a Scafati, otto rischiano la stangata bis

Appello ad aprile dopo i 74 anni di carcere del primo grado. La Dda non presenta ricorso per l’assoluzione di Buonocore
Clan e droga a Scafati, otto rischiano la stangata bis

Nuovo capitolo giudiziario per “Buon Compleanno”, il processo – partito nel 2010 dopo che tre anni prima aveva portato al blitz con arresti e indagati – che ha scosso Scafati e le aree vesuviane con un’operazione che ha smantellato un presunto giro di cocaina gestito con il sostegno dei potenti clan della zona. Dopo la condanna a 74 anni complessivi di carcere per otto imputati, a fronte di una richiesta iniziale che sfiorava i due secoli di reclusione, ora si apre il secondo grado di giudizio al Tribunale di Salerno.

Nel maggio scorso, il Tribunale di Nocera Inferiore ha emesso le sentenze di primo grado. Tra gli assolti figura Peppe Buonocore, ex genero del defunto boss Franchino Matrone, detto ‘a Belva, per il quale la Direzione distrettuale Antimafia di Salerno aveva chiesto dieci anni di carcere. La Dda ora, però, ha scelto di non presentare appello contro le sette assoluzioni, che includono anche Antonio Muollo, noto come ‘o Lallone, Gennaro Acanfora e Francesco Squillante. Tuttavia, i legali degli imputati condannati hanno deciso di impugnare le sentenze per tentare di ottenere uno sconto di pena.

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