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Stop ai servizi del verde a Unisa: il caso al tribunale civile

di Alessandro Mosca
Esclusa dalla Fondazione, la Vivai Marrone adesso viene “riabilitata” dal Tar. Ma sulla rescissione arrivata dopo il crollo dell’albero deciderà un altro giudice
Stop ai servizi del verde a Unisa: il caso al tribunale civile

La querelle della gestione dei servizi di manutenzione e cura del verde all’interno degli spazi dell’Università di Salerno, adesso, finisce davanti ai giudici del tribunale ordinario. È quanto deciso dalla prima sezione del Tar di Salerno (presidente Salvatore Mezzacapo) che ha in parte accolto e in parte dichiarato il suo difetto di giurisdizione in favore del tribunale civile sul ricorso presentato dalla società Vivai Antonio Marrone di Qualiano, affidataria della cura di giardini e alberi di Unisa.

L’ipotesi di illecito

La ditta, in seguito alle contestazioni sul servizio arrivate dalla Fondazione Universitaria già prima del tragico crollo dell’albero del 30 novembre scorso che ha portato al grave ferimento di tre studenti, si era vista rompere il contratto d’affidamento stipulato nel giugno dello scorso anno e, allo stesso tempo, anche escludere dal bando in quanto – a detta della Fondazione presieduta da Antonio Piccolo – era stata ravvisata la «configurazione del grave illecito professionale» che aveva fatto venire meno la presenza dei requisiti per la partecipazione al bando.

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