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Interdittiva alla ditta, pure il ripascimento a Salerno finisce nel limbo

di Alessandro Mosca
Stop alla Eurosaf, dopo il tunnel di Santi Martiri problemi per l’ambito 4: il Tar cancella il contratto con la ditta subentrante
Interdittiva alla ditta, pure il ripascimento a Salerno finisce nel limbo

Mentre l’assessore alla Mobilità del Comune di Salerno, Rocco Galdi, in occasione dell’inaugurazione del nuovo parcheggio in via Dei Greci ha rassicurato che il cantiere per il tunnel di via Santi Martiri ripartirà presto e sarà completato entro luglio, l’interdittiva antimafia spiccata dalla Prefettura di Napoli nei confronti della società Eurosaf negli ultimi giorni del 2024 rischia di “scombussolare” la partita – sempre molto calda – delle opere pubbliche a Salerno. Il Comune, dopo la comunicazione del provvedimento, ha già proceduto a rescindere il contratto con la società per l’appalto dei lavori per la realizzazione del tunnel di collegamento tra l’area del Trincerone e via Santi Martiri, congelando fino a nuovo ordine un intervento nodale nella (già complicata) viabilità cittadina.

Le commesse

Ma non è l’unica commessa che l’Eurosaf ha ricevuto dagli Enti pubblici e che riguarda Salerno. La Eurosaf fa parte, ad esempio, delle cordate – entrambe con la Infratech di Milano come capogruppo – che si sono viste aggiudicare gli interventi degli ambiti 2 (quello dalla foce dell’Irno al Polo Nautico) e 4 (il primo tratto del Parco Dunale, dal porto Marina d’Arechi alla foce del torrente Fuorni) del ripascimento delle spiagge. Per il lotto già in corso, quello che riguarda i quartieri della zona orientale, la situazione è stata chiarita immediatamente: già fra dicembre e gennaio, infatti, la capogruppo ha proceduto alla sostituzione della ditta, inserendone un’altra al suo posto, un cambio che ha comportato anche un brevissimo stop ai lavori.

I nuovi scenari

Più intricata, invece, è adesso la situazione relativa all’ambito 4: anche in questo caso, Infratech ha proceduto alla sostituzione della Eurosaf. Ma questo provvedimento, così come l’aggiudica dell’appalto alla cordata, è stato impugnato da uno degli operatori economici sconfitti nel bando. E i giudici del Tar hanno cambiato gli scenari, decidendo di rigettare l’istanza per l’aggiudica della gara da 32 milioni ma, allo stesso tempo, di cancellare il contratto fra Infratech e la ditta subentrata a Eurosaf, chiedendo agli uffici di Palazzo Guerra di verificare con attenzione la questione prima di procedere ad ulteriori iniziative.

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