«Che vi devo dire signora: abbiamo le cipolle dalla Germania, la verdura in parte dalla Sicilia e in parte da Battipaglia, le mele da Bolzano ma è tutto tracciato. E se mi chiedete la provenienza ve la dico senza problemi, se poi la cliente non mi chiede nulla e si fida io non specifico. Ma abbiamo tutto con le bolle che attestano la provenienza e quindi la qualità dei prodotti. Qua c’è chi ha le patate francesi ma se non sono tracciabili è ovvio che le sequestrano». Ostenta una certa serenità il titolare del banco di frutta e verdura del mercato di via Piave subito dopo essere stato controllato. «Io sono tranquillo sto a posto su tutti i fronti ma qua stanno fioccando i sequestri», aggiunge.
Gli esposti
Con un mega blitz alla “piazza” di via Piave, continuano i controlli dei mercati cittadini che fanno seguito a quello eseguito nelle scorse settimane a Torrione. Ieri mattina sono arrivati in forze la polizia municipale, coadiuvata da polizia e carabinieri con i tecnici e i veterinari dell’Asl. Non solo, perché tra le bancarelle si sono aggirati finti clienti che in realtà erano finanziari. I controlli sono scattati anche dopo che a Palazzo di Città sono arrivati una serie di esposti in cui si denuncia la presenza di mercatali che lavorano sprovvisti di autorizzazione. «Qua c’è chi non paga nemmeno un euro. Io non dico che si deve pagare tutto, ma almeno il 70% si per far vedere la buona volontà», spiega uno dei mercatali.
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