Niente carcere per Massimiliano Palmieri. Il 20enne di Giffoni Valle Piana, condannato in primo grado per l’omicidio del padre, il fornaio salernitano Ciro Palmieri, resta ai domiciliari.
Effetti dell’annullamento (con rinvio alle toghe competenti) dell’ordinanza dei giudici della Sezione del riesame del Tribunale di Salerno, che, nei mesi scorsi, avevano accolto il ricorso avanzato da Licia Vivaldi e Stefania Faiella: il tandem di pubblici ministeri s’era opposto alla sostituzione di misura cautelare accordata dalla Corte d’assise (presidente il giudice Vincenzo Ferrara), per mezzo della quale al giovane era stata concessa la facoltà di tornare a casa per poter proseguire gli studi volti a conseguire la laurea in Scienze e tecnologie informatiche.
Beneficio al quale s’erano opposti i pm (oltre ai fratelli della vittima, costituitisi parti civili): invano, perché nelle scorse ore gli ermellini della Prima sezione penale della Corte di cassazione hanno ripristinato la validità della decisione della Corte d’assise, accogliendo il ricorso proposto dal giovane, difeso dall’avvocato Antonietta Cennamo.
Annullamento con rinvio: in altre parole, ora la decisione toccherà nuovamente alla magistratura salernitana, ma con la decisione della Corte suprema non avrà esecutività l’ordinanza del Riesame.
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