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Salerno, scempio al sentiero vista mare

di Eleonora Tedesco
La strada a San Liberatore, il Comune ora avvia ulteriori controlli
Salerno, scempio al sentiero vista mare

Le proteste di ambientalisti ed escursionisti indignati per la colata di cemento stesa sul sentiero panoramico che conduce dal monte San Liberatore a Canalone è arrivata al Comune di Salerno. È l’assessore alla Mobilità del capoluogo, Rocco Galdi, che, dopo aver dato già mandato prima ai tecnici degli uffici di verificare la situazione in loco e alla polizia municipale guidata dal comandante Rosario Battipaglia d’intervenire, ha chiarito tutti gli aspetti della vicenda che riguarda in primis la città d’Arechi visto che l’area interessata, un terreno di via Della Valle, è in gran parte sul territorio comunale di Salerno, toccando in minima parte quello di Vietri sul Mare e poi Cava de’ Tirreni.

Un’area per cui, come era ben noto agli uffici di Palazzo Guerra, era stata più volte richiesta l’autorizzazione per realizzare una strada, senza però mai ricevere l’ok.

In particolare è una delibera della giunta comunale di Salerno, all’epoca guidata dal sindaco Alberto Clarizia, del 18 ottobre del 1979 a definire competenze e responsabilità del sentiero. «Dagli elaborati documentali in nostro possesso e dalle mappe planimetriche che sono agli atti, via della Valle risulta iscritta come vicinale di uso pubblico per una lunghezza di circa 840 metri (a partire dall’intersezione con via San Leone verso Ovest e con confine del Comune di Vietri sul Mare, ndr), con caratteristiche di via a transito pedonale e a notevole pendenza», spiega l’assessore Galdi.

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