Sono tre gli indagati per la morte di Gabriele Raimondo, il 33enne di Roccapiemonte che ha perso la vita martedì scorso, 21 gennaio, all’interno dello stabilimento della Europoligrafico di Santa Sabina, un’azienda alle porte di Perugia leader in Italia per la produzione di imballaggi. Gabriele, operaio specializzato, era dipendente di una ditta esterna, la Bobst, uno dei principali fornitori a livello mondiale di macchinari e servizi destinati al trattamento, alla stampa e alla trasformazione dei materiali per le industrie produttrici di etichette, imballaggi flessibili, scatole pieghevoli e cartone ondulato.
Gabriele era all’Europoligrafico di Santa Sabina per un intervento di manutenzione. Erano circa le 17 di martedì scorso, il giovane aveva da poco terminato di lavorare, aveva persino chiamato sua moglie, a Roccapiemonte, avvertendola che di lì a poco si sarebbe messo in auto e che quella sera stessa sarebbe rientrato a casa. Nulla lasciava presagire una tragedia che avrebbe stravolto per sempre le loro vite e cancellato sogni e progetti per il futuro.