Un lavorio attorno ai tavoli tecnici durato un anno per definire e limare tutta la documentazione: ora, la fase numero uno è terminata ed è partito l’iter di affidamento della redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica di “restauro, risanamento, riqualificazione e rigenerazione urbana” dell’ex Tribunale in Corso Vittorio Emanuele. Tradotto: è iniziata l’iter che porterà a nuova vita il vecchio Palazzo di giustizia. Sul tavolo c’è già il documento d’indirizzo alla progettazione: l’importo dei lavori è complessivamente stimato in 34 milioni 751mila euro.
Si entra nella fase operativa, dunque, del protocollo d’intesa sottoscritto da Regione Campania, Agenzia del Demanio, Provincia e Comune di Salerno oltre all’Azienda Universitaria “Ruggi” che vede al centro proprio l’ex tribunale e che prevede anche, come si legge nella documentazione – “la rigenerazione urbana, nell’area Est di Salerno, per realizzare un polo amministrativo pubblico in grado di assorbire funzioni governative e territoriali, garantendo razionalizzazione degli spazi, riduzione della spesa pubblica per fitti passivi, efficientamento energetico e migliori servizi per il cittadino e le imprese”.
Si tratta, in particolare di un immobile di Torre Angellara che fu sede dell’ospedale ortopedico oltre all’area pertinenziale, a un capannone dismesso – utilizzato da alcune associazioni territoriali – e due palazzine dedicate a uffici di proprietà della Regione. Per l’ex Tribunale, invece, il destino scritto nel protocollo d’intesa è quello di diventare “un polo culturale e sociale quale hub attrattivo per la cittadinanza di Salerno, garantendo lo sviluppo della vocazione universitaria e turistica della città“.