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Gli “affari” degli appalti: Alfieri subito a processo

di Alessandro Mosca
Bandi pubblica illuminazione: citazione diretta a giudizio per il sindaco e altri 5. Prima udienza il 4 febbraio: rebus sulla costituzione come parte civile del Comune di Capaccio Paestum
Gli “affari” degli appalti: Alfieri subito a processo

Subito a processo. Mentre gli approfondimenti della Procura guidata da Giuseppe Borrelli sulla seconda tranche dell’inchiesta vanno avanti, il tribunale di Salerno mette un primo punto sul “sistema Alfieri”: il gip Valeria Campanile, infatti, ha accolto la richiesta dei pm Alessandro Di Vico e Stefania Faiella e ha disposto la citazione diretta a giudizio per le sei persone coinvolte nelle indagini sugli affari degli appalti della pubblica illuminazione a Capaccio Paestum.

Gli imputati

È stato disposto il giudizio immediato, dunque, il (sospeso) presidente della Provincia e sindaco della città dei Templi, Franco Alfieri, per questa vicenda finito prima in carcere e poi – dopo la decisione del Riesame – agli arresti domiciliari; la sorella dell’esponente di spicco del Pd e rappresentante legale della “Alfieri Impianti”, Elvira Alfieri; il componente dello staff del primo cittadino, Andrea Campanile; il titolare della ditta “Dervit”, Vittorio De Rosa; il procuratore speciale della società di Roccadaspide, Alfonso D’Auria; il funzionario del Comune di Capaccio e responsabile unico del procedimento del bando finito sotto i riflettori, Carmine Greco. Tutti sono accusati – a vario titolo – di turbata libertà degli incanti e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio.

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