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Racket al mercato ittico: 30 anni di cella

di Carmine Landi
Stangata per Massa, gli Amoruso e Tortora per le tentate estorsioni. Presero pure rolex e 40mila euro a esercente
Racket al mercato ittico: 30 anni di cella

Poco meno di trent’anni. Cumulo monstre delle pene inflitte agli imputati coinvolti nel vasto giro estorsivo al mercato ittico. Il salernitano Armando Massa, in passato collaboratore di giustizia, è stato condannato a nove anni e sei mesi di reclusione. Appena sei mesi in meno per l’altro ex pentito finito alla sbarra, Carmine Amoruso di Poggiomarino: il fratello più piccolo, Marco, ha avuto otto anni. Cinque, invece, quelli per Giuseppe Tortora di San Marzano sul Sarno. I quattro, complessivamente, sono stati condannati pure a pagare una multa di 9mila euro.

Decisione delle toghe della Seconda sezione penale del Tribunale di Salerno (presidente Maria Lamberti, a latere Tiziana Santoriello e Sara Serretiello), dinanzi alle quali ha retto il quadro accusatorio ricostruito da Marco Colamonici, pm della Direzione distrettuale antimafia titolare delle indagini delegate agli agenti della Squadra mobile. La motivazione verrà depositata nel giro di 60 giorni. Pene finanche “alleggerite” dal riconoscimento delle attenuanti generiche. Massa, tra l’altro, è stato pure assolto per il reato di detenzione d’arma da fuoco.

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