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Racket nell’Agro nocerino, la Dda chiede il processo

In aula a gennaio il gruppo che aveva la sua base tra Pagani e Nocera Inferiore
Racket nell’Agro nocerino, la Dda chiede il processo

Saranno davanti al giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Salerno, Marilena Albarano, i 29 indagati per cui la Direzione distrettuale Antimafia ha richiesto il rinvio a giudizio. L’inchiesta, culminata a giugno con un blitz della Dia, aveva portato all’arresto di 19 persone, una ai domiciliari e altre 9 indagate a piede libero.

L’indagine

La seconda fase dell’indagine ha rivelato una serie di estorsioni ai danni di imprenditori dell’Agro nocerino, in particolare nell’area di Fosso Imperatore, tra Nocera Inferiore, San Valentino Torio e Scafati. Qui venivano richieste tangenti dai 4mila ai 70mila euro, con una gestione orchestrata dal pentito Rosario Giugliano, noto come ‘o minorenne di Poggiomarino. Giugliano, con il supporto della cosca Lamia-Fezza/De Vivo di Pagani, avrebbe operato in complicità con l’imprenditore nocerino Stefano Gambardella, attivo nel settore della plastica e già dirigente della Nocerina.

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