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Coltellate durante il match, niente sconti per i due club

Pugno di ferro del giudice sportivo per i fatti accaduti domenica a Scafati. Multa, sconfitta a tavolino e partite a porte chiuse per la squadra di Angri
Coltellate durante il match, niente sconti per i due club

Il giudice sportivo non ha fatto sconti: il caos esploso durante la partita di serie D di calcio a 5 tra Centro Sportivo Del Monte di Angri e lo Sporting Stabia, disputata domenica scorsa nella palestra Gymnasium di Scafati, ha portato a pesanti sanzioni per entrambe le società. Agli angresi è stata inflitta la sconfitta a tavolino per 0-6, un’ammenda di 300 euro e l’obbligo di disputare due gare casalinghe a porte chiuse. Anche lo Sporting Stabia, seppur vittima principale dell’accaduto, è stato colpito con una multa di 500 euro. La decisione si basa sul principio di responsabilità oggettiva, che attribuisce alle società la responsabilità per il comportamento di giocatori, dirigenti e tifosi.

Il referto

Secondo quanto riportato nel referto arbitrale – che ha confermato il ferimento alla mano di un giocatore della formazione ospite -, il match è degenerato dopo una rete della squadra di Angri che gioca le partite casalinghe a Scafati. Un diverbio tra due calciatori ha innescato una rissa che ha coinvolto anche spettatori presenti sugli spalti. Alcuni di loro sono scesi in campo e uno di questi ha aggredito il capitano dello Sporting Stabia, Francesco Di Capua, ferendolo alla mano destra con un’arma da taglio, prima di dileguarsi senza essere identificato.
L’arbitro, resosi conto della gravità della situazione, ha interrotto la partita al 18’ del secondo tempo e ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Di Capua è stato accompagnato all’ospedale “San Leonardo” di Castellammare di Stabia per ricevere le cure necessarie, mentre ha sporto denuncia contro ignoti.

Le dichiarazioni

Nonostante le dichiarazioni del Centro Sportivo Del Monte, che ha cercato di ridimensionare l’accaduto e negato la presenza di un’arma, il giudice sportivo ha ritenuto la situazione inaccettabile. L’intervento di soggetti esterni e l’utilizzo di un coltello hanno rappresentato una violazione grave dei regolamenti sportivi e della sicurezza in campo. Le sanzioni inflitte mirano non solo a punire le società coinvolte, ma anche a lanciare un segnale forte per prevenire episodi simili in futuro.

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