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Il Santuario di Pompei batte il Comune di Fisciano

di Francesco Ienco
Rifiuti sversati nel bosco ceduo dell’Ente ecclesiastico, il Tar cancella l’ordinanza di rimozione firmata da Sessa
Il Santuario di Pompei batte il Comune di Fisciano

Rifiuti sul terreno dell’Ente ecclesiastico di Pompei, il Tribunale amministrativo regionale annulla l’ordinanza di sgombero del sindaco di Fisciano. Il provvedimento sottoscritto dal primo cittadino Vincenzo Sessa era stato notificato al Municipio di Pompei lo scorso 21 agosto dal Comune della Valle dell’Irno e con esso si intimava la rimozione immediata dei materiali di risulta abbandonati e sversati illecitamente all’interno del bosco di proprietà del Santuario della Beata Maria Vergine. Che però, tramite i suoi legali rappresentanti, ha deciso di opporsi facendo ricorso alle toghe della Seconda sezione salernitana del Tar Campania, lamentando una serie di lacune procedurali tra cui la mancanza di preavviso e di contraddittorio. Un braccio di ferro da cui sono usciti vincitori.

L’esito

Le toghe di Largo San Tommaso (presidente il giudice Pierluigi Russo, a latere l’estensore Simona Saracino e Olindo Di Popolo), con una sentenza pubblicata mercoledì scorso, hanno accolto le ragioni dei ricorrenti, assistiti dall’avvocato Alfredo Cretella.

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